Più araba che mai!
Brilla come il sole, ma è all’ombra. Ci abbaglia come topazi in un portagioie rivestito di velluto nero.
Ho preso note legnose, ma ho aggiunto un aroma più intimo, distinguibile solo sotto il groviglio delle note di muschio e di zafferano: il cumino!
Non si apprezza un profumo soltanto con il naso. È un accordo nato da un disaccordo alla prima persona, aperto sull’immaginazione. Quella di Serge Lutens ci conduce nuovamente nel cuore dei paesi arabi, ma in particolare nei quartieri "attarin": luoghi di odori, di sapori e di tutto ciò che ha a che vedere con il gusto. Questi vicoli stretti sono intrisi dell’essenza stessa della sua profumeria, quella di un prigioniero innamorato e sedotto.